mercoledì 28 marzo 2012

Michael Connelly–Ghiaccio Nero


trama:
per Harry Bosch, detective della polizia di Los Angeles, la notte di natale è una notte come tante, da trascorrere a casa, da solo, con la speranza che, almeno per una sera Hollywood decida di non mostrarsi per la fogna che veramente è. Speranza vana. Anzi, questa volta la città è riuscita a superare se stessa. Un suicidio in un motel di periferia. Il caso non sarebbe nemmeno tra i più eclatanti, se il morto non fosse un poliziotto, Calexico Moore, che si è sparato alla testa con un fucile a doppia canna. Il biglietto d’addio non lascia spazio ai dubbi. Ma Bosch, battitore libero della Divisione Hollywood, non è affatto convinto che le cose stiano così. Seguendo il filo di una sua indagine personale, Bosch scopre che Cal Moore aveva messo insieme un dossier sul traffico di una nuova micidiale droga, il “ghiaccio nero” e su una guerra tra messicani e hawaiani per la conquista del mercato. Ma scopre anche dell’altro, qualcosa di oscuro e misterioso nel passato di Cal, qualcosa che forse lo ha ucciso. A rischio della vita, e della carriera, Bosch decide di andare in Messico all’insaputa dei suoi superiori, nella tana del boss della droga Humberto Zorillo, il “papa” di Mexicali. Qui scoprirà che le cose non sempre sono come sembrano e che Hollywood non è il peggio che gli può capitare.

opinione:
questa è stata una lettura molto piacevole. ma tutto lì. nel senso che io amo avere sempre dei colpi di scena continui che non mi facciano capire nulla fino alla fine. mentre in questo caso già a metà libro sapevo come sarebbe finita la storia. effettivamente alla fine c’è il colpo di scena, che però lascia un pò con l’amaro in bocca. per quanto riguarda la scrittura però non posso che inchinarmi di fronte ad un genio come connelly che ha scritto un libro in modo molto brillante e da vero scrittore. però la storia manca un pò di quella scossa per fare di questo libro un capolavoro.

pagine:366

voto:
7/10

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